Indagata la coppia che viveva nel condominio di Rosa Bechere, la donna invalida scomparsa 45 giorni fa da Olbia.
Il giallo di Olbia incentra le sue indagini su una coppia che viveva nello stesso condominio della donna. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero rubato le carte postali dove Bechere riceveva il reddito di cittadinanza e altri sussidi. Rosa era stata anche ricoverata in ospedale settimane prima della scomparsa, dopo che la coppia le aveva somministrato dei farmaci debilitanti.
Rosa Maria Luisa Bechere, sessantenne invalida di origine genovese, è scomparsa nel nulla ad Olbia, in Sardegna, ben 45 fa, a fine novembre. La donna si trovava nella sua casa in via Petta, un condominio del rione San Nicola, prima di sparire misteriosamente, ma le indagini potrebbero aver trovare dei colpevoli.
Gli indagati
Ma dietro la scomparsa di Rosa Maria potrebbe nascondersi un omicidio, e la Procura di Tempio Pausania ha già iscritto due persone nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Gli indagati sono Maria Giovanna Meloni, olbiese di 42 anni e il compagno Giorgio Beccu, 49 anni, residente a Berchidda.
I due, secondo la Procura, avrebbero rubato i risparmi incustoditi e le carte Bancoposta e Postepay dove la donna riceveva ogni mese il reddito di cittadinanza. Inoltre lo scopo della copia era quello di incassare un ulteriore rimborso di alcune migliaia di euro che spettava a Bechere da parte dell’Inps. E’ emerso anche che, settimane prima delle scomparsa della donna, i due vicini le avevano somministrato farmaci debilitanti che l’hanno portata al ricovero in ospedale.
Un altro dato importante, e anche molto inquietante, riguarda la morte di Antonio “Tony” Cozzolino. Il ragazzo viveva nello stesso condominio di Rosa Bechere, quando a marzo 2022 è stato bruciato vivo in seguito a delle liti di vicinato avvenute col marito della donna, Davide Iannelli, napoletano di 48 anni che ora si trova detenuto nel carcere di Bancali a Sassari.